L’asimmetria a livello cerebrale riflette una specializzazione funzionale interemisferica. Diversi studi sostengono che tale fenomeno potrebbe derivare da fattori evolutivi, ereditari, evoluzionistici esperienziali e patologici (Toga & Thompson, 2003).
Secondo il contributo di altri autori (Geschwind & Galaburda 1985), le difficoltà di decodifica e processazione tipiche della dislessia siano dovute a differenze strutturali interemisferiche.
Nello studio che ora vi presento, Giraldo-Chica e colleghi (2018) hanno esplorato, confrontando soggetti dislessici con controlli sani, la presenza di eventuali differenze emisferiche a carico del nucleo genicolato laterale, una struttura del talamo che riveste un ruolo importante nell’elaborazione dell’informazione visiva.
In particolare, i soggetti coinvolti dell’esperimento sono stati sottoposti a Risonanza Magnetica (MRI), al fine di misurare il volume dei nuclei genicolati laterali di entrambi gli emisferi.
Ciò che è emerso da tale analisi, ha riportato, nei soggetti dislessici, una differenza interemisferica nell’orientamento dei due nuclei genicolati laterali.
Nei controlli sani invece, è emersa una differenza nella localizzazione dei due nuclei tra i due emisferi. Mentre nei soggetti dislessici, questo aspetto è risultato assente.
In conclusione, per quanto tale studio abbia fornito importanti evidenze circa i correlati neurali della dislessia, è necessario approfondire quali siano le precise differenze anatomiche nel nucleo genicolato laterale, così come le eventuali conseguenze sul piano funzionale.
Inoltre, ricerche future dovranno chiarire se tali differenze possano causare il quadro della dislessia o se ne siano una diretta conseguenza.
