L’intestino possiede il 70% delle cellule del sistema immunitario e produce il 95% della nostra serotonina.
Solo considerando questi dati possiamo capire quanto importante e fondamentale sia la funzione intestinale, e quanto poco ancora se ne parli. Esso è connesso non solo ad alcune delle nostre funzioni più profonde e primitive, ma anche a due potentissimi sistemi che ci appartengono. Da una parte il sistema immunitario, che rappresenta la nostra linea di difesa da tutto ciò che è “altro da noi”; dall’altra il mondo delle emozioni, di ciò che di bello apprezziamo e di come lo viviamo.
Un’altra cosa che spesso tendiamo ad ignorare, è che la barriera intestinale, in condizioni di salute e benessere, impedisce che sostanze tossiche esterne entrino in circolo, proteggendoci dai pericoli che potremmo accidentalmente aver ingerito. Questo passaggio, ancora una volta, lega a doppio nodo intestino e capacità di difesa.
Il nucleo regolatore di questa attività intestinale-immunitaria è il piccolo intestino; all’interno di esso nascono e si sviluppano due categorie di batteri, necessari entrambi alla nostra esistenza.
Da una parte troviamo i batteri buoni (come i famosi Lactobacilli), dall’altra quelli cattivi (come lo Stafilococco): il nostro stato di salute viene garantito dall’intestino attraverso il bilanciamento e l’equilibrio reciproco tra queste due popolazioni.
Se poi, a questa collezione di informazioni, aggiungiamo il grado di parentela tra cervello e l’intestino, la questione diventa ancor più vitale. A livello cellulare, infatti, cervello ed intestino nascono identici; con la crescita poi avviene la differenziazione. Esiste tuttavia una sorta di “memoria cellulare”, che permette all’uno di ricordare l’altro e crea un linguaggio comune, specifico.
Emozioni e difese sono, in ultima analisi, l’argomento quotidiano di questi due organi: quella che un tempo veniva chiamata, banalizzando, flora batterica, diventa adesso l’insieme di ingranaggi e processi che regola il modo in cui facciamo esperienza, il modo in cui sentiamo ed anche il modo in cui cataloghiamo ciò di cui abbiamo fatto esperienza: “affine, da me non differenziato” contro “non affine”.
Un esempio?
Lo stress attiva un ormone chiamato cortisolo, che altera la composizione della popolazione intestinale, rendendo più permeabile la membrana dell’intestino. Questo può portare a problematiche gastro-intestinali, problematiche immunitarie ed una riduzione della produzione di serotonina, influenzando il nostro umore!
